Gola Emilio (1851-1923). Biografia. Quadri in vendita.
Emilio Gola nacque il 21 febbraio 1851 a Milano da una ricca e nobile famiglia. Seguì i corsi di ingegneria industriale presso il Politecnico, laureandosi nel 1873. Fin dall’adolescenza, nutrì un interesse fortissimo per la pittura che la famiglia assecondò, affidandolo al pittore Sebastiano De Albertis.
Furono però soprattutto i viaggi compiuti con il padre, pittore dilettante, ad arricchire la sua formazione.
Durante il soggiorno a Parigi nel ’68 entrò contatto con gli Impressionisti, la cui influenza è evidente, soprattutto, nelle opere eseguite tra il 1885 e il ’90. Si recò poi in Germania e Olanda dove rimase colpito dalla pittura di Rembrandt. Nel 1879 esordì a Brera. L’anno successivo espose al Salon di Parigi un dipinto acquistato poi dal mercante Goupil; fu presente nuovamente al Salon con due paesaggi nel 1882 e 1889 e nel 1900 un ritratto femminile gli valse la medaglia d’argento all’Esposizione Universale.
Nel decennio Ottanta si dedicò dall’attività ritrattistica, mostrando particolare interesse per le figure femminili appartenenti all’aristocrazia e alla borghesia milanese; spiccano il ritratto della contessa Maria Chiara Arese Pallavicino (1890-1895) e quello di Donna Vittoria Cima (1905 circa).
Grazie a quest’ultima incontrò Maria Mannati, con cui si unì in matrimonio nel 1904 e dalla quale rimase vedovo dopo appena tre anni. In questo momento realizzò scene animate da lavandaie e impressioni ambientate in Brianza.
Partecipò alle diverse edizioni della Secessione di Monaco, nel 1888, 1891 e nel ’92, quando ottenne la medaglia d’oro.
Dal 1900 cominciò a dedicarsi alla rappresentazione di nudi. Nel 1904 partecipò ad una mostra a St. Louis e a Londra e nel 1906 ottenne un grande successo nell’Esposizione di Milano dove presentò cinque dipinti e il famoso Gruppo di pittori lombardi raffigurante gli amici frequentati a Milano e nella sua casa di villeggiatura del “Buttero” a Olgiate Molgora (Como).
Nel 1915 espose a San Francisco. Durante la guerra lavorò tra la riviera ligure e il Lido di Venezia, specializzandosi nelle marine.
Morì a Milano nel 1923.