Migliaro Vincenzo (1858 – 1939). Biografia. Quadri in vendita.
Vincenzo Migliaro nacque a Napoli nel 1858.
A 10 anni cominciò ad appassionarsi all’arte del cammeo frequentando una scuola serale di artigianato.
Garibaldi l’aveva istituita per i figli del popolo preso la chiesa di Santa Maria Egiziaca a Pizzofalcone.
Nel 1873 entrò nello studio di Stanislao Lista, dove ebbe modo di approfondire l’arte del disegno.
A 17 anni iniziò a frequentare l’Istituto di Belle Arti cittadino approfondendo gli studi con Federico Maldarelli, Domenico Morelli e Raffaele Postiglione.
Risale a questo periodo la prima commissione importante: un ritratto di Vincenzo Bellini da collocare nell’omonimo teatro.
Da quel momento ottenne una serie di riconoscimenti pubblici, tra cui il secondo premio (1.000 lire) al Concorso Nazionale di Pittura delle Accademie di Belle Arti del 1877 con Testa di donna dipinta.
Con il ricavato si recò a Parigi, rifiutando di lavorare per il mercante Goupil, convinto che solo Napoli fosse la vera capitale artistica dell’epoca.
Nel 1880 si presentò alla Mostra Nazionale di Torino con Tipo napoletano e alla Promotrice “Salvator Rosa” di Napoli, dove rinnovò la partecipazione sino al 1911.
Espose, inoltre, a Roma, Berlino, Venezia, Londra, Palermo, Monaco di Baviera, Barcellona, Parigi, Buenos Aires, San Pietroburgo e Santiago del Cile.
Da sempre affascinato dalla figura femminile, eseguì numerosi ritratti alle sorelle Adalgisa e Clementina e alla moglie Anna Scognamiglio.
Al centro della sua produzione fu anche la il mondo cittadino partenopeo, fatto di viuzze popolate di folla variopinta.
Nel 1884 espose Piazza Francese che gli valse l’incarico, da parte del Ministero della Pubblica Istruzione, dipingere sette scorci della città da collocare al Museo di San Martino: Vico Grotta e Vico Forno a Santa Lucia (1887), Santa Lucia (1888), Strada Pendino Strettola degli Orefici, Strada di Porto, Vico Cannucce.
Partecipò, inoltre, alla decorazione del Caffè Gambrinus, inaugurato il 1 novembre 1890 con due cariatidi e un pastello .
Nello stesso periodo affrescò una delle lunette dell’aula del Palazzo della Borsa con l’allegoria de La Fortuna.
Si trasferì per breve tempo a Capri realizzando numerosi studi di grande qualità tra cui una marina di Capri con infinite sfumature.
Nel 1911 vinse la medaglia d’argento all’Esposizione Internazionale di Barcellona con l’opera Nella Piazza San Marco .
In occasione poi della Prima Biennale d’Arte Napoletana del 1921, fu premiato con quella d’oro dal Ministero della Pubblica Istruzione.
Organizzò un’unica personale a Milano nel 1927.
Vincenzo Migliaro morì nel 1939 dopo essere diventato quasi cieco a causa di una forte miopia.