Belloni Giorgio (1861 -1944). Biografia. Quadri in vendita.
Giorgio Belloni nasce il 13 dicembre 1861 a Codogno.
Rimasto orfano di padre a otto anni, grazie al secondo marito della madre, Alessandro Bertamini, che individua la sue spiccate attitudini pittoriche, inizia a studiare a Brera sotto la guida di Giuseppe Bertini.
Nel 1881 esordisce con l’opera Coro di San Vittore e poi si trasferisce a San Pietro di Legnano presso Verona e lavora assiduamente nelle vicine campagne.
Nel 1890 torna a Milano e sposa Marianna Panighetti, figlia di un magistrato, dalla quale avrà tre figlie: Agnese, Emilia e Vittoria.
Nella bella stagione soggiorna con la famiglia in luoghi di montagna come Cormayeur, Chamonix e Madesimo.
Rimane però fedele ogni anno al mare di Sturla e poi, in seguito, a Noli e a Forte dei Marmi dove matura la sua predilezione per le marine, le spiagge e i porti, temi prevalenti della sua produzione.
Durante l’inverno si ritira nel suo studio milanese e rielabora le “impressioni estive”.
Esegue anche numerosi ritratti: quello della moglie, nel 1900, vince la Medaglia d’oro alla Mostra di Parigi. Realizza anche sculture e incisioni.
Dal 1895 è presente alla Biennale di Venezia dove espone, dietro invito, fino al 1930; e nella stessa biennale nel 1914 presenta una sua personale con 36 opere.
A Milano è consigliere di Brera e a Torino membro dell’Accademia Albertina.
E’ inoltre chiamato spesso a far parte di molte giurie milanesi e nazionali.
Frequenta la Patriottica e la Famiglia Artistica, stabilendo buoni rapporti con gli artisti del tempo tra cui Carlo Cressini. Attraverso scambi con amici il suo studio si arricchisce di opere di Gola, Conconi, Mosè Bianchi, Mariani, Gignous, Dall’Orto e Bezzi.
Tra i riconoscimenti più significativi si ricordano la Medaglia d’oro a Vienna e a Monaco e quella ricevuta dal Ministero della P.I. all’esposizione Nazionale dell’Accademia di Brera 1908 per il quadro Visione di pace.
Ottenne anche il premio Principe Umberto 1919 alla stessa rassegna per il quadro I nostri figli.
Suoi dipinti si trovano attualmente al Museo Revoltella (Trieste), alla Galleria d’Arte Moderna di Milano, a Ca’ Pesaro, (Venezia), alla Galleria Ricci Oddi (Piacenza) e ai Musei di Monaco e San Francisco.
Dopo la mostra alla Biennale di Venezia del 1914, ordina la sua impegnativa rassegna a Milano, alla Galleria Pesaro, con 140 opere. Negli anni successivi il progetto di una nuova mostra viene bloccato dalla seconda guerra mondiale, che lo costringe a sfollare con la moglie ad Azzano di Mezzegra, dopo aver lasciato lo studio di Milano con numerose opere.
Lo studio e la casa vengono distrutte nell’agosto del 1943.
Giorgio Belloni muore nell’aprile del 1944.
Nel 1948 a Milano, alla Galleria S. Radegonda, viene allestita postuma, con presentazione di Raffaele Calzini, la mostra che egli non aveva potuto realizzare in vita.