Cannicci Niccolò (1846-1906). Biografia. Quadri in vendita.
Firenze 1846 – 1906
Figlio di Gaetano, abile copista di opere delle gallerie fiorentine, frequentò i corsi di Pollastrini, all’Accademia di Firenze, e quelli di Ciseri alla Scuola Libera di Nudo.
Nel 1868 per la salute malferma dovette ritirarsi a ritirarsi nella casa paterna vicino a San Gimignano.
Qui si dedicò molto allo studio della natura, motivo d’ispirazione per opere di quieta poesia (La fidanzata e Sosta in cima al paese).
Nel 1872 presentò alla Promotrice fiorentina tre dipinti (Una famiglia, Cenerentola e Filo elettrico), riscuotendo un discreto successo.
Nel 1875 visitò Parigi con Fattori, Francesco Gioli e Ferroni: la loro frequentazione e i contatti con gli Impressionisti lo avvicinarono alla corrente macchiaiola. Telemaco Signorini e Diego Martelli apprezzeranno le sue opere e ne parleranno in maniera entusiasta, mentre il mercante d’arte e gallerista fiorentino Luigi Pisani acquisterà molti suoi lavori.
Partecipò a numerose esposizioni a Parigi (Vita tranquilla, La raccolta delle ginestre), Torino (La seminagione del grano in Toscana, La capra nutrice) e Venezia (Rogazioni, Triste inverno).
Nel 1890 illustrò una delle novelle de Le Veglie di Neri per l’amico Renato Fucini.
Dopo un lungo ricovero nell’ospedale psichiatrico di Siena, si ritirò a Montemiccioli, presso Volterra, mantenendo comunque i contatti con gli amici Gioli e Signorini.
E’ di questo periodo la realizzazione de Le Anitre (Galleria d’arte moderna di Palazzo Pitti).
Morì a Firenze nel 1906.