Carnovali Giovanni detto “Il Piccio” (1804-1873). Biografia. Quadri in vendita.
Giovanni Carnovali nasce il 29 settembre 1804 a Montegrino Valtravaglia in provincia di Varese. Nell’inverno del 1812 segue il padre, capomastro specializzato nella costruzione e nell’abbellimento dei giardini, ad Albino (Bg) nella villa del Conte Spini.
Questi darà il soprannome Piccio al piccolo Giovanni e saprà cogliere per primo le capacità artistiche del giovane.
Lo iscrive infatti a solo 11 anni alla scuola di Pittura dell’Accademia Carrara di Bergamo sotto la guida del maestro Giuseppe Dotti di formazione e cultura strettamente neoclassiche.
Termina gli studi nel 1820 e, vinto il primo premio alla scuola di nudo, inizia a dipingere.
Subito apprezzato dalla locale nobiltà bergamasca esegue numerosi ritratti.
Nel 1826 gli viene commissionata L’educazione della Vergine per la Parrocchiale di Almenno San Bartolomeo.
L’anno successivo realizza decorazioni ad olio per Palazzo Spini di Bergamo: Le quattro stagioni, Apollo e Marsia e Il Giudizio di Paride tutte distrutte poi, perchè considerate profane, dalle canossiane che comprano il palazzo.
Viaggia molto: Brescia, Roma, Parma dove studia le opere del Correggio e del Parmigianino.
Nel 1835 si presenta all’Esposizione annuale dell’Accademia Carrara con Ritratto del conte Guglielmo Lochis, collezionista e protettore dell’artista; a questo seguono altri ritratti. Partecipa poi all’Esposizione Braidense nel 1838 con tre ritratti, un autoritratto una Madonna orante e Aminta.
Vi prende parte anche nel 1840, anno questo in cui riceve la commissione per eseguire Agar nel deserto la pala d’altare, rifiutata poi dal committente (parrocchiale di Alzano) a esecuzione conclusa per la troppa passionalità.
Un’altra Pala del Rosario è del 1847 eseguita per la Parrocchia di Adrara San Martino (BG).
Animato dal desiderio di studiare i grandi pittori del passato, nel 1855 è a Roma Napoli e Gaeta con gli amici Giacomo Trécourt e Federico Faruffini mentre tra il 1857 e 60 si trova a Milano dove riprende a fare ritratti a cui si aggiungono tele a sfondo mitologico come ben testimoniano le opere realizzate per i Goltara di Bergamo.
Giovanni Carnovali muore annegato nel luglio del 1873 nel Po nei pressi di Cremona.