Nono Luigi (1850-1918). Biografia. Quadri in vendita.
Luigi Nono nacque a Fusina nel 1850.
La naturale inclinazione al disegno, dimostrata sin da giovanissimo, spinse il padre ad iscriverlo all’Accademia di Belle Arti di Venezia nel 1864.
Qui conobbe Giacomo Favretto con il quale instaurerà una lunga e fraterna amicizia.
Esordì nel 1871 alla Mostra dei saggi finali dell’Accademia con due tele, La Scala d’oro nel Palazzo Ducale e il Coro dei Frari, molto apprezzate da Camillo Boito.
Terminato il corso di studi si trasferì a Sacile dove viveva la famiglia e qui, nel 1872 dipinse uno dei capolavori della pittura italiana dell’800, Le sorgenti del Gorgazzo , dando prova di aver maturato la poetica macchiaiola probabilmente con la mediazione di Federico Zandomeneghi e Guglielmo Ciardi.
Nel 1876 fece un viaggio , documentato anche da disegni, che lo portò a Firenze, Roma e Napoli.
Nel 1877 partecipò alla Mostra di Belle Arti di Brera con il dipinto Testa di pescatore.
L’anno successivo fu presente all’Esposizione Universale di Parigi con Il Mattino della sagra a Coltura.
All’inizio del 1881 divenne “accademico corrispondente” dell’Accademia di Belle Arti di Venezia; espose alla Promotrice veneziana L’amore in cucina e inviò a Milano un Ritratto di contadina che gli procurò le lodi di Pompeo Gherardo Molmenti.
A Milano espose anche La morte del pulcino .
La Società Promotrice di Torino acquistò il dipinto.
In questo periodo nacque l’interesse per il paesaggio chioggiotto.
Ricordiamo i due straordinari dipinti quali Refugium peccatorum, che ottenne nel 1883 un successo enorme alla Mostra Nazionale di Roma e poi a Berlino, e nel 1892 Ave Maria.
E’ questa l’ideale prosecuzione del Refugium peccatorum in cui la giovane donna implorante perdono dalla Madonna, torna dalla Vergine per chiedere la benedizione per il figlio che ha tra le braccia: esposto alla Vi Internazionale Kunstausstellung , il dipinto fu acquistato dal Museo Revoltella di Trieste , dov’è attualmente conservato.
Cinque anni più tardi sposò Rina Priuli da cui nacquero i figli Mario, ingegnere e futuro biografo del padre e Maria.
Alla prima Biennale veneziana scoppiò una forte polemica a causa dell’esclusione di Ave Maria, dipinto esposto per pochi giorni alla Promotrice, poiché il regolamento escludeva opere già esposte in Italia.
Tale incomprensioni terminarono nel 1901 alla quarta edizione della Biennale quando Antonio Fradeletto convinse l’artista a presentarsi con una grande mostra personale che ricosse enorme successo.
Divenne insegnante di pittura nell’accademia di Venezia dal 1899 al 1917.
Continuò l’insegnamento a Bologna, presso la locale Accademia, per un breve periodo ritornando poi a Venezia.
Luigi Nono morì qui nel 1918.
CATALOGO OPERE:
Spannocchiatura a Sottomarina
Refugium Peccatorum
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