da Il Giornale dell’Arte ,aprile 2014
C’è da aspettarsi che le più frequentate mostre d’arte del XX secolo siano esposizioni monografiche e il 2013 non ha fatto eccezione con sei mostre su dieci dedicate a singoli artisti: Manet alla Royal Academy londinese (e per un soffio anche con l’esposizione a Palazzo Ducale di Venezia, «Manet . Ritorno a Venezia», che sarebbe risultata in undicesima posizione con ben 180.236 visitatori), Turner (due volte), Whistler, l’architetto e pittore Baltard e l’italiano Giuseppe De Nittis (con ben 157.097 visitatori a Palazzo Zabarella a Padova). E’ interessante constatare come, a confronto con l’enorme frequentazione delle mostre sugli antichi maestri, quelle sull’arte europea del XIX secolo (escludendo gli Impressionisti e i moderni) non attirino il pubblico giapponese: I preraffaelliti continuano a rivelarsi attrattori di folle: 2.727 persone al giorno hanno visitato la prima importante mostra sul gruppo vittoriano negli Stati Uniti, 2.008 l’analoga esposizione alla Tate Britain. Il Musée de l’Orangerie reclama la seconda posizione con una mostra sui Macchiaioli, un gruppo di artisti considerati gli iniziatori della pittura moderna italiana.