Moses Levy, Due fanciulle arabe ridenti
1914 ca.
olio su cartone, cm 74 x 90
firmato e datato in basso a destra: «Moses Levy 1914»
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Moses Levy, ebreo di padre inglese e madre livornese, nato a Tunisi e stabilitosi adolescente a Rigoli, nell’entroterra pisano, amico di Viani dagli anni lucchesi dell’Istituto d’Arte, combina un segno di ascendenza fattoriana, visibile soprattutto nella produzione grafica particolarmente intensa per i due primi decenni, con l’accesa violenza cromatica di Van Dongen – ammirato nella Ragazza in bianco alla Prima Secessione – applicata a soggetti tunisini, come appare nelle Due fanciulle arabe ridenti.
Susanna Ragionieri, in catalogo della mostra Prima e dopo la Secessione Romana. Pittura in Italia 1900-1935 (catalogo della mostra), Centro Matteucci per l’Arte Moderna, Viareggio, 2013, p. 63
Esposizioni
Palazzo Paolina, Moses Levy, Viareggio, settembre-ottobre 1980, tav. 102; Villa “Il Poggio”, L’officina del colore. Diffusione del fauvisme in Toscana, Crespina, 23 settembre-29 ottobre 2000, p. 102, tav. 40; Palazzo Mediceo, Moses Levy. Le stagioni del colore, Seravezza, 13 luglio-6 ottobre 2002, p. 77, n. 5
Bibliografia
C. L. Ragghianti, Moses Levy, collana “Saggi e Studi”, Firenze, 1975, n. 126; F. Cagianelli, Il “vento dei fauves” in Toscana attraverso le Secessioni di Roma e le Biennali di Venezia, in catalogo della mostra (Crespina, 2000), p. 70